Disturbi legati all’ansia

Nella società odierna si riscontra una sempre maggiore diffusione dell’ansia e della sua sintomatologia tanto da risultare il più diffuso tra i disturbi psicologici. Già nell’antica Grecia veniva descritto un disturbo che provocava delle paure irragionevoli e ancor più anticamente si invocava il dio Pan (da cui sembra trarre origine il termine panico) per incutere terrore ai nemici e farli scappare. Sembra dunque che ansia e paura siano delle emozioni che hanno seguito l’uomo nella sua evoluzione.
Ansia: cosa è e come riconoscerla
L’ansia può essere definita come una normale e fisiologica reazione emotiva. Ci segnala un pericolo e ci consente di metterci in salvo, dal momento che la minaccia non si è ancora realizzata. È la nostra risposta di difesa, innata ed istintiva che sperimentiamo ogni volta che affrontiamo qualcosa che sentiamo come minaccioso e o pericoloso.
Se si tratta di un’ansia moderata questa è davvero utile per tutti noi perché ci permette di gestire la situazione tempestivamente. Al contrario, se diventa spropositata e sproporzionata rispetto a un pericolo reale o ad una situazione specifica, la persona crede di non poterci far nulla, di non avere alcun potere, provocando uno stato di malessere.
I disturbi d’ansia vengono, solitamente, classificati in:
Fobia specifica
L’ansia o la paura può essere provocata da un oggetto o da una situazione specifica. Esempi di tale fobia sono: la paura di volare, delle altezze, degli animali, della vista del sangue e degli aghi, ecc cc.
Disturbo d’ansia sociale
Si riscontra in tutti quei soggetti che temono ed evitano attivamente le situazioni sociali in cui potrebbero mostrarsi inadeguati, goffi, ridicoli ed essere esposti al giudizio negativo degli altri.
Si preoccupano in particolare che le loro sensazioni di ansia e paura (rossore, tremore e sudorazione) possano essere riconosciute e valutate negativamente, amplificando in questo modo la loro paura o la loro ansia.
Disturbo da attacco di panico
Si caratterizza per un periodo di intensa paura e disagio. Generalmente, viene descritto oltre che da una serie di sintomi fisici dovuti all’attivazione dell’adrenalina (palpitazioni, tremori, tachicardia, sudorazione, dolori al petto ecc.) anche da sintomi mentali quali paura di perdere il controllo, paura di impazzire, paura di morire. Solitamente ha un’insorgenza improvvisa ed inattesa e, sebbene duri alcuni minuti, provoca nella persona che lo sperimenta una profonda angoscia che sembra non finire mai.
Si può verificare nel corso di un qualsiasi disturbo d’ansia ed anche di altri disturbi psicologici. È stata infatti riscontrata una alta incidenza con i disturbi depressivi, col disturbo post traumatico da stress, disturbi da uso di sostanze e i disturbi di personalità.
Agorafobia
Indica letteralmente la paura (fobia) della piazza del mercato (agorà); tuttavia il termine viene usato per definire l’ansia o la paura di ogni posto pubblico chiuso (negozi, cinema, teatro, centro commerciale) o di ogni spazio aperto (parcheggi, mercati, ponti, piazze).
Di solito la persona racconta di provare ansia o paura per queste situazioni e trova come unica soluzione quella di evitarle: al pensiero che potrebbe essere difficile fuggire o che non sia disponibile alcun aiuto, il soggetto percepisce un importante stato d’ansia.
Ansia generalizzata
Si caratterizza per il fatto che la preoccupazione investe tutti gli aspetti e gli ambiti della vita della persona. Quest’ultima ha difficoltà a controllare la preoccupazione e vive costantemente in uno stato di allerta con l’idea che il mondo sia pericoloso e imprevedibile.
È talmente eccessiva la preoccupazione provata che si manifesta tutto il giorno, per la maggior parte dei giorni. Tali timori inoltre vengono associati a difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, tensioni muscolari, difficoltà nell’addormentamento.
Disturbi correlati all’ansia: come trattarli
Quando si presenta una condizione di ansia è opportuno valutare se è persistente e pervasiva o se al contrario è una normale risposta ad un evento di vita; se si presenta come una forma clinica indipendente da eventuali disturbi medici e psicologici, o se invece sia un sintomo di altri disturbi psicologici come accade per esempio nella depressione, nelle disfunzioni sessuali, nei disturbi del sonno e nei disturbi di personalità.
Questa attenzione clinica permette di individuare il percorso di cura più adatto. In generale, i disturbi d’ansia vengono trattati sia con approcci psicoterapici diversi sia con trattamenti farmacologici. L’obiettivo è quello di riconoscere le situazioni che innescano l’ansia o la paura, gestire le sensazioni che si provano, al fine di favorire un maggior senso di efficacia nell’affrontare le sfide della vita.