Centro Psicologia In Equilibrio

via Baglivi 8, Roma (zona Policlinico) - Tel 320.0128303 - Si riceve su appuntamento

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Consulenza ad aziende ed individui (Orientamento e bilancio di competenze, risoluzione dei conflitti)

Colleghi affiatati, gruppo di lavoro e consulenza aziende

In una società in cui il mercato del lavoro è sempre più in trasformazione, all’individuo si richiede di porsi in una dimensione di continuo cambiamento durante tutto l’arco di vita. Non mettersi in questa prospettiva può comportare per la persona un disagio emotivo.

Tale flessibilità rende indispensabile una consapevolezza di sé e del proprio percorso individuale e formativo in tutte le fasi di vita per poter compiere scelte consapevoli, esercitare un controllo sulla propria vita e sentirsi realizzati. D’altro canto anche le aziende fanno i conti con la flessibilità, trovandosi sempre più spesso ad affrontare processi di ristrutturazione produttiva e riorganizzazione del personale che comportano una gestione delle risorse umane presenti. In quest’ottica l’Orientamento rappresenta per l’individuo un’opportunità per affrontare le sfide del mondo del lavoro.

Terapia di gruppo e problemi sul lavoro, conflitto tra colleghi

Orientamento e bilancio di competenze

“Orientare significa consentire all’individuo di prendere coscienza di sé, della realtà occupazionale e del proprio bagaglio cognitivo per poter progredire autonomamente nelle scelte in maniera efficace e congruente con il contesto” (ISFOL).

Nell’ambito dell’Orientamento, il Bilancio di Competenze è una metodologia di intervento che si articola in diverse fasi e che prevede un’analisi di attitudini, competenze e caratteristiche di un individuo, effettuata mediante l’ausilio di test e questionari di autovalutazione con l’obiettivo di predisporre e definire il proprio progetto di sviluppo professionale.

Obiettivo del bilancio di competenze è stimolare una riflessione sugli eventi significativi della propria storia professionale e dotarli di senso, sulle aspettative e i valori che motivano le scelte professionali, sugli interessi, sull’autopercezione e l’autodescrizione, entrare in contatto con i propri punti di forza e debolezza, analizzare le strategie di fronteggiamento degli eventi ecc., permette alla persona di raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie risorse e capacità e di utilizzarle nella messa a punto e realizzazione del proprio progetto di sviluppo professionale e/o formativo.

In quest’ultimo vengono precisati e descritti:

  • gli obiettivi professionali da raggiungere,
  • in quale ambito di lavoro svilupparli,
  • come migliorare le proprie condizioni di lavoro,
  • le competenze e risorse possedute e quelle da acquisire e/o sviluppare,
  • eventuali aspetti problematici nella realizzazione del progetto e le strategie da attuare per fronteggiarli.

All’interno di questo percorso il professionista si pone come facilitatore del processo.
Tali interventi possono essere destinati

  • a livello individuale a persone che lavorano (chi desidera una riqualificazione, chi è in mobilità, chi svolge lavori saltuari), a studenti o tirocinanti al fine di identificare risorse e competenze possedute (o eventualmente da sviluppare) al fine di inserirsi nel mondo del lavoro in modo soddisfacente e valorizzando al meglio le proprie risorse, a persone che non lavorano (inoccupate o disoccupate),
  • a livello gruppale a lavoratori appartenenti ad aziende che stanno affrontando processi di ristrutturazione produttiva e riorganizzazione del personale.

Mediazione dei conflitti

In ogni azienda è fondamentale sia per garantire buoni livelli di soddisfazione lavorativa delle persone che ne fanno parte, sia per assicurare adeguati livelli di produttività dell’azienda stessa, che ci siano buoni rapporti tra i dipendenti.

Colleghi affiatati, gruppo di lavoro e psicologia

Diverse situazioni possono determinare dei conflitti e a diversi livelli (intrapersonale, interpersonale, intragruppale, intergruppale). Il conflitto si configura come quello stato di tensione che sente l’individuo quando percepisce la presenza di forze contrastanti, in grado di incidere sui suoi aspetti decisionali.

I conflitti non possono essere evitati e spesso una situazione conflittuale può innescarne altre, incidendo negativamente sul clima dell’organizzazione. È pertanto importante riconoscerli per poterli affrontare e gestire in maniera proficua e costruttiva per tutti i soggetti coinvolti.

La mediazione dei conflitti prevede una figura esterna ed imparziale, un professionista capace di facilitare la comunicazione tra persone, gruppi e istituzioni, che fornisca ai soggetti coinvolti uno spazio di elaborazione per chiarire le richieste e affrontare il conflitto in modo non aggressivo.

Attraverso il confronto e il rispetto del punto di vista proprio e dell’altro ed il raggiungimento di soluzioni condivise dei problemi, il conflitto stesso si trasforma in un’opportunità di miglioramento delle relazioni interpersonali e motivo di crescita per tutti. La mediazione del conflitto consente di creare o ripristinare un clima di equilibrio nell’organizzazione, indispensabile per il benessere dell’azienda e dei singoli.